martedì 21 aprile 2009

STRANGE DAYS

Sono terra che aspetta la pioggia. Spando il mio profumo di attesa verso il cielo che dovrebbe bagnarmi e consolarmi. Ma è muto e sordo.

Non sono strutturata alla pazienza, mai abbastanza a mio agio col tempo. Che non passa quando dovrebbe. Che fugge invece, mentre vorrei si fermasse. Così la mia mente si evolve in spire che lente si avvitano e disperdono. Nell'attesa di qualcosa che neanche conosco precisamente.