martedì 21 aprile 2009

STRANGE DAYS

Sono terra che aspetta la pioggia. Spando il mio profumo di attesa verso il cielo che dovrebbe bagnarmi e consolarmi. Ma è muto e sordo.

Non sono strutturata alla pazienza, mai abbastanza a mio agio col tempo. Che non passa quando dovrebbe. Che fugge invece, mentre vorrei si fermasse. Così la mia mente si evolve in spire che lente si avvitano e disperdono. Nell'attesa di qualcosa che neanche conosco precisamente.

2 commenti:

  1. Buon pomeriggio Nemesi,
    mia fedele discepola (del blog).
    Scrivi bene. Sprizzi inquietudine femminile di alto livello. Forte.
    Da oggi controllerò ancor di più, con occhio ofidiano, le mamme col passeggino.

    Sinceri ossequi,
    Vasco Rialzo

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  2. Grazie Vasco, per lo "scrivi bene" e per l' "alto livello". Ma soprattutto grazie di aver lasciato il primo commento su questo blog.

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