venerdì 27 marzo 2009

ON ME


Il mio corpo è sotto assedio e vale qualcosa meno di niente. E' oggetto a perdere tra le mani di sconosciuti che possono permettersi di decidere che farne in qualsiasi frangente.

Quando sarò in punto di morte, resa muta dal dolore e dal morbo, le mie volontà in materia di fine-vita saranno carta straccia tra le mani di medici e deputati. Il mio corpo immerso nell'oscena pornografia di macchine e fili, manipolato da estranei, violato fino all'ultimo, privato della pietà della morte.

Oppure quando andrò dal farmacista obiettore di coscienza.

O ancora quando inciamperò sulla mia strada, in una ginecologa anch'essa obiettrice che rifiuterà di visitarmi, adducendo quale motivazione etica la palese immoralità dell mia depilazione.

Il mio corpo non sarà mio, bensì d'altri. Esposto all'altrui ludibrio, terreno per giochi di potere. Luogo di punizioni esemplari, per educare il popolo e reprimerlo.

Semmai ce ne fosse ancora bisogno.

martedì 24 marzo 2009


"So messed up I want you near
In my room I want you here
Now it's gonna be face to face
and I lay right down
in my favourite place
Now I wanna be your dog"

Oggi mi sento una regina e voglio un servo.


lunedì 23 marzo 2009

TREMA


"Come puttana fragile in cerca di occasioni
so dove sta il delirio e trema il cuore"

giovedì 19 marzo 2009

call me


Sono quella che agita i tuoi sogni. Mentre dormi o durante il lavoro.
Quella che combacia perfettamente, lato su lato, alle tue necessità. Spigolo su spigolo.
Azzero i limiti ed il tempo quando la tua mente va a me.

Io sola. Con te.

Sembro lontana anni luce, ma avermi potrebbe essere facile. Soltanto un po’ di coraggio e di incoscienza. Se hai il potere di interessarmi ed incuriosirmi, allora il gioco è fatto.

Sii attento. Non sono per tutti. Soltanto per coloro che sono disposti ad impazzire per me, nello spazio di una notte e di un letto. Questo basta ad accendermi e ti sarà sufficiente a provare ciò che neanche osavi chiedere alle fantasie.

Invoca il mio nome, chiamami. Il mio nome è scritto in ogni tua cellula. Immanente al tuo desiderio. Lo conosci. Prova a stupirti.

Sono l’unica che sa ciò che vuoi e che può trasformarsi abilmente nel tuo capriccio. Il tuo regalo senza pari.. Una veste luccicante, tutta da scartare.

Schiava e regina. Aggressiva e sottomessa ad un tempo. Padroneggio le contraddizioni che mi costituiscono e le rigiro a mio favore. E tuo. Femminista e femmina che riesce a farsi oggetto, morbido e duttile, solo che mi si indichino vette altissime di piaceri.

Creatura sperimentale. Il sesso è per me comunicazione suprema e conoscenza. Un modulo attraverso cui esperire il mondo nella sua forma più pura ed autentica. Per questo non ho limiti. Ed adoro rotolarmi nella lussuria, attingendo a piene mani, sporcandomi con ciò che per altri è osceno e proibito. Perché i divieti esistono per essere infranti . I veli, per scivolare via.

Adorna il mio corpo ed incatenalo con nastri dorati di piscio ed elaborati pizzi di sperma. Colami addosso. Fammi rinascere in questo godimento liquido, più forte e più bella di prima. La mia vendetta, la mia nemesi contro la realtà che mi imprigiona.

Graffiami e mordimi. Lascia il segno del tuo passaggio su di me. Questi sono gli unici gioielli che indosso con vanto e superbia. Regina della mia arte.

Sono quella che ti porge il suo corpo e lo fa con fiero egoismo.

Sono proprio quella. Sono io.

martedì 17 marzo 2009

" La mia brama è talmente grande, spalancata, cavernosa, profonda, lunga, ampia, talmente vecchia e talmente giovane che solo un grosso uccello sprofondato nel mio culo è mai riuscita a saziarla."

Grandiosa Tony Bentley che cristallizza il desiderio femminile in poche lapidarie righe. Non credo siano poche le donne che potrebbero riconoscersi in esse. Basterebbe il coraggio di guardarsi dentro ed interrogarsi circa la propria soddisfazione. Aldilà della mera questione meccanica. Chiedersi quante volte si è fatto sesso per GODERE e non per accontentare l'altro, osannando la propria brama. Quante volte si è ammesso di aver voglia di chiavare. Non per tenersi buono un uomo, no. E neanche per un mercimonio di sicurezze e necessità. Magari nemmeno per amore, ma solo per voglia di cazzo. Ecco.

Personalmente sono stata accusata da un ex piuttosto tradizionalista - ma non voleva darlo a vedere sulle prime - di usare i maschi come oggetti. Questi uomini... in certi casi sono tanto noiosi e con così poco da dire al mondo, che tanto vale zittirli in qualche maniera. E trovarsi qualcosa d'interessante per trascorrere il tempo in loro compagnia. No?
Aneddoti a parte, concordo con Bentley parola per parola. Pure quando afferma che è ora di lasciare in pace le vagine, di dar loro una tregua, chè ne hanno viste e sopportate troppe. Quando invece nel culo ci sono risposte che abbiamo sempre cercato. Adoro il sesso anale ed è probabilmente vero che è il modo più sicuro - per non fare figli, dite? sì anche questo è verissimo - per raggiungere l'anima. In una vera e propria profanazione che diventa trascendenza mistica, man mano che il dolore, oltrepassando la propria soglia, si tramuta in piacere e ti slega e ti fa sentire libera dal vincolo corporeo e terreno. E' estasi.
Semplicemente questo.

lunedì 16 marzo 2009

Spellbound

"puttana la mia puttana". Parole essenziali come una formula. La formula magica per farmi apparire.

what's inside a girl

Non riesco a liberarmi. Non posso sciogliermi. Nemmeno la scrittura ottiene questo risultato. Peraltro mi sembra di scrivere nel vuoto, c’è una forte dose di esibizionismo in questo mio blog – alla sua origine – che non trova soddisfazione.
Mmh- mh sono proprio un’esibizionista, nascosta sotto i panni della pudica. Tra l’altro ad incontrarmi per la strada, nel pomeriggio di un giorno qualunque, nessuno mai probabilmente indovinerebbe la mia natura perversa. Cammino con l’aria svagata – ancheggiando pesantemente, a quanto si dice – sciarpa cappello cappotto e passeggino tengono lontani sguardi maschili lubrici. Non potete sapere quali pensieri scorrano dietro la lenti scure degli occhiali da sole, non ci arrivereste mai.
Oh sì c’è la pizza da cucinare – so farla benissimo -, pannolini da comprare e svezzamenti da proseguire in un tripudio di pappe steineriane. Ma terminata questa sequela odorosa di pane fatto in casa, inizia la rumba.
O più precisamente un tango lento e voluttuoso e crudele, durante il quale incontro tutti i miei amanti. Passati e futuri. Veri o presunti, sono tutti presenti al gran ballo inscenato nell’immaginazione. La danza arcaica che mi spoglia dei panni consunti; mi sveste e riveste plasmandomi.
Sono come tu mi vuoi.

Mi vuoi puttana, questo me lo auguro. Per meno non mi sposto. Adoro esserlo, puttana. In tremendo contrasto con la persona che tutti vedono. Adoro sentirmelo dire e poi ripetere allo sfinimento durante l’amplesso. Perché segna una resa, marca un confine finalmente varcato oltre il quale sta il godimento senza freni. Basta col pensiero femminista, basta con il politicamente corretto. Ora che si scopa conta solo il corpo, il cervello deve tacere per poter meglio assaporare e spandere onde di elettricità che giungeranno via via più frequente. Allora, eccomi, sono la tua troia, dimmelo. Fa’ di me ciò che più ti piace, ma fallo bene. Fammi capire che sai come farmi godere. Che padroneggi l’arte della lascivia. Voglio abbandonarmi alle tue mani, alla necessità dei corpi, sentirmi dissolta nell’etere. L’anima affiora, in ogni singola cellula lambita dal tocco, mentre la testa inizierà a girare. Non conosco altro modo che questa totale resa per godere.
Nello spazio - effimero ed eterno al contempo - di una scopata, posso diventare il tuo luna- park preferito. Potrai salire su qualsiasi giostra ed io te lo concederò, poiché sarò la prima a godere e per te sarà un Dono.
Lo spazio speciale cui riandare sempre nelle ore solitarie che verranno.

venerdì 13 marzo 2009

ascolto musica elettro rarefatta ed elettrica a celebrare la mia sensualità. non trovo un porto che accolga fantasie sempre più indefinite ed irrequiete
la mia mente brama. nemmeno sa precisamente cosa, sono bestia cacciatrice acquattata in attesa. il mio cervello sa che esiste un suo corrispettivo segreto. l'amante. da qualche parte. ma ora non è tempo.
lingua suadente nell'orecchio a lambire pensieri sul punto di nascere, compagno di giochi solo immaginati. necessità pulsante a tratti. e sempre muta complicità nella distanza.
la creatura della mia immaginazione fervida che sa farmi bagnare in un attimo senz'altro tocco, che non sia quello di parole sapientemente dosate. il gemello perverso che condivide e non giudica e non si spaventa.
dovrebbe essere qui nell'istante preciso - questo - in cui la mano sinistra s'insinua oltre gli slip, a sfiorare la clito. dovrebbe adorarmi ora, mentre inizio a masturbarmi.

mercoledì 11 marzo 2009

Sono curiosa di vedere chi sarà il primo a commentare e cosa mi scriverà. Come on...

EVASIONE

Mmh... dunque sono stata un pò in chat a caccia di evasione. Caccia grama. Nulla da segnalare. Questi maschi restano sempre incollati ad un livello medio che non m'incuriosisce nemmeno un pò. Mi lascia asciutta a sbadigliare. Tutti rigorosamente attaccati al loro benemerito cazzo, quando invece una donna come me cerca devozione al proprio corpo, alla propria fica. Cerca labbra che si rivolgano a questo fiore nascosto con urgenza e necessità, affamate del suo nettare. Vuole occhi a sbavare, mani curiose di nuove zone erogene. Stanca della solita meccanica. Ha voglia di chimica.

martedì 10 marzo 2009

molta tensione nell'aria. influisce anche sulla voglia. voglia di godere che soggiace vinta dalle brutte notizie e dalle storture che ogni maledetto giorno porta con sè.
provo un fortissimo desiderio d'evadere, anche solo per un momento. da qui. da quest'impellenza dell'esserci. cuore mente tutto.
concedermi il lusso di non pensare, di fare parlare solo questo mio corpo anchilosato dalla fatica di vivere degli ultimi tempi. vorrei farlo rinascere in pizzi e volluttà, tanto per ribadire che ci sono. ci sono anche e soprattutto in questo modo edonistico che spesso trascuro.