Procediamo con ordine. Sono una donna di 30 anni, ho un compagno ed una figlia di 1.
Si direbbe da ciò che io sia una persona quieta e posata. Nulla di più falso. L'inquietudine non mi dà scampo mai. Non che io non sia serena circa la mia condizione. Ma è come se convivessero 2 soggetti in un unico corpo. Ed uno di essi è quello che brama, quello che sgomita per avere spazio, quello che si sente costretto, quello che è stato imprigionato come un demone.
C'è una parte di me che non si rassegna alla vita tranquilla, che continua a riandare a tempi diversi, in cui l'edonismo ed il divertimento avevano la meglio. Quel demone mi graffia la pelle per uscire, vuole godere di nuovo senza complicazioni come un tempo. Ed io scrivo per rendergli in parte la libertà che non posso concedergli in toto.
Ora il dovere mi chiama. Presto sarà tempo di dare espressione al lato cattivo.
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