mercoledì 6 maggio 2009

A QUESTION OF LUST


Manco da un pò - temo che la mia notoria incostanza sarà letale a questo blog in tempi più rapidi del previsto -. Non trovo stimoli a scrivere nell'ultimo periodo. Un nodo di tensione nella pancia che non si scioglie e continua a tormentarmi senza analisi. Ma tant'è.
Rientro oggi e trovo di avere un lettore, gradita sorpresa in sè. Sebbene forse in poche righe costui abbia già relegato ciò che scrivo all'ambito della... scrittura femminile consolatoria. Già classificati i miei post come sfogo inquieto di una "mamma con passeggino". Della serie, blog di ricette, diari e sospiri.
Etichetta che non condivido. Che temo, altresì.
E lettura forse superficiale. Non so.

Ero già inquieta prima della maternità, lo sono in quanto essere umano perennemente insoddisfatto. Non come donna. Non sopporto il bovarismo, di tutte le patologie la più borghese ed insieme la più patriarcale. Cucita addosso a donne che si ritenevano inette e scarsamente consapevoli. Ammetto candidamente a me stessa le mie debolezze e non mi illudo che le supererò mai.

L'unica tregua che ritengo mi sia concessa, la nemesi che cerco verso la vita che non mi aggrada, è racchiusa nella misura di una bella chiavata. Che mi riporti a terra, esausta e vinta, nella grazia dell'abbandono.


Da sempre.

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