giovedì 19 marzo 2009

call me


Sono quella che agita i tuoi sogni. Mentre dormi o durante il lavoro.
Quella che combacia perfettamente, lato su lato, alle tue necessità. Spigolo su spigolo.
Azzero i limiti ed il tempo quando la tua mente va a me.

Io sola. Con te.

Sembro lontana anni luce, ma avermi potrebbe essere facile. Soltanto un po’ di coraggio e di incoscienza. Se hai il potere di interessarmi ed incuriosirmi, allora il gioco è fatto.

Sii attento. Non sono per tutti. Soltanto per coloro che sono disposti ad impazzire per me, nello spazio di una notte e di un letto. Questo basta ad accendermi e ti sarà sufficiente a provare ciò che neanche osavi chiedere alle fantasie.

Invoca il mio nome, chiamami. Il mio nome è scritto in ogni tua cellula. Immanente al tuo desiderio. Lo conosci. Prova a stupirti.

Sono l’unica che sa ciò che vuoi e che può trasformarsi abilmente nel tuo capriccio. Il tuo regalo senza pari.. Una veste luccicante, tutta da scartare.

Schiava e regina. Aggressiva e sottomessa ad un tempo. Padroneggio le contraddizioni che mi costituiscono e le rigiro a mio favore. E tuo. Femminista e femmina che riesce a farsi oggetto, morbido e duttile, solo che mi si indichino vette altissime di piaceri.

Creatura sperimentale. Il sesso è per me comunicazione suprema e conoscenza. Un modulo attraverso cui esperire il mondo nella sua forma più pura ed autentica. Per questo non ho limiti. Ed adoro rotolarmi nella lussuria, attingendo a piene mani, sporcandomi con ciò che per altri è osceno e proibito. Perché i divieti esistono per essere infranti . I veli, per scivolare via.

Adorna il mio corpo ed incatenalo con nastri dorati di piscio ed elaborati pizzi di sperma. Colami addosso. Fammi rinascere in questo godimento liquido, più forte e più bella di prima. La mia vendetta, la mia nemesi contro la realtà che mi imprigiona.

Graffiami e mordimi. Lascia il segno del tuo passaggio su di me. Questi sono gli unici gioielli che indosso con vanto e superbia. Regina della mia arte.

Sono quella che ti porge il suo corpo e lo fa con fiero egoismo.

Sono proprio quella. Sono io.

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